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La frana in roccia di Mannen, che fa parte del complesso montuoso instabile lungo circa 3 chilometri Børa-Mannen, è considerata una delle quattro più grandi frane in roccia ad alto rischio della Norvegia e dal 2004 è oggetto di studio del Servizio Geologico Norvegese (NGU) mediante mappatura e rilievi periodici GPS.
Un’ampia porzione di circa 100 milioni di m³ è delimitata da profonde crepe ed un blocco di circa 15-20 milioni di m³ al margine dell’altopiano si trova ribassato di 15-20 m dal plateau. La parte superiore si muove ad una velocità maggiore di 2 cm/ anno; nel 2014 è stata rilevata inoltre una zona più attiva (Veslemannen) con movimenti annuali superiori al metro.
L’analisi degli scenari di potenziale crollo ha evidenziato un elevato rischio per il coinvolgimento della linea ferroviaria e della viabilità E136, nonché per la possibile formazione di un lago di frana con conseguente potenziale onda di tracimazione.
Il sito di Mannen è oggi pertanto monitorato in continuo da parte di NVE (Norwegian Water Resources and Energy Directorate).
Il monitoraggio geotecnico è realizzato mediante colonne DMS installate all'interno di perforazioni profonde realizzate a partire dal 2009. Attualmente sono presenti due colonne DMS Rock aventi ciascuna lunghezza 120 m, strumentate in continuo con 486 sensori installati, posizionate a quote differenti del versante e collegate in tempo reale via GPRS.